Intervista a Paolo Bonolis: “Una vita tra ironia e spettacolo”

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27 ottobre, h.15: nell’aula Nocco tutti i posti a sedere sono terminati, anche se manca ancora un’ora all’inizio della conversazione con Paolo Bonolis. La conferenza, moderata da Angelino Molinaro e organizzata dall’associazione studentesca Lep, avrebbe di lì a poco contato oltre 700 partecipanti.
Paolo Bonolis arriva in università con qualche minuto di anticipo, ‘almeno se fumiamo una sigaretta’. Si beve un caffè al bar, firma qualche autografo e scatta un numero sconsiderato di selfie con gli studenti.
Una volta tête-à-tête, tra una risata e l’altra, chiedo a Bonolis di raccontarmi un po’ di sé. Dalla chiacchierata sono usciti fuori cinque simpatici consigli.

1) Superate i vostri limiti. Bonolis da balbuziente a conduttore tv.
“Sono stato balbuziente fino ai 12 anni. Fino in quinta elementare potevo essere interrogato solo per iscritto, visto che in una interrogazione orale facevo passare le ore senza riuscire a concludere due frasi. Facendo teatro, però, ho capito che quando sapevo una cosa la riuscivo a dire senza balbettare; mi hanno spiegato che il problema era un eccesso di pensieri che volevano uscire tutti contemporaneamente, e si creava un ingorgo, tipo sul raccordo anulare – ride – il trucco sta nel riuscire a creare una corsia preferenziale attraverso la quale, con il linguaggio, di volta in volta, si fa uscire il pensiero necessario”.

2) Scegliete quali attitudini sviluppare. Bonolis sceglie il linguaggio e nel 2010 vince il Guiness World record per aver detto più parole possibili in un minuto (332).
“Credo che se lavori nel campo della comunicazione il linguaggio, la capacità di svilupparlo e il saper giocare con le parole sia fondamentali. Se lavori in questo campo e non riesci ad esprime al meglio quello che vorresti, è un po’ come fare lo sportivo ed avere il fisico di un bruco. Funziona così in tutte le professioni. Cosa vuoi fare da grande- avvocato, magistrato, giornalista? Qualsiasi cosa sceglierai dovrai avere delle attitudini specifiche e sviluppare determinate caratteristiche che sono già in te, ma che devono essere sempre più alimentate affinché la tua professione sia svolta al meglio”.

3) Studiate. Bonolis, laureato in scienze politiche, da giovane sognava la carriera diplomatica.
“Più cose sei in grado di conoscere e più sei in grado di evitare che gli altri calpestino il tuo quotidiano, in tutte le maniere che puoi immaginare. Riuscire a capire ciò di cui stai parlando o ti parlano è un vantaggio gigantesco. Ragazzi, non dovreste mai rinunciare a questa fortuna, paghereste in futuro un dazio nei rapporti interpersonali, soprattutto in quelli guidati dalla logica predatoria. Più sai e più sei in grado di difenderti e di scegliere”.

4) Accettate anche gli effetti collaterali della vita, col sorriso.
“Ogni medaglia per aver valor di conio deve avere due facce: dal successo derivano vantaggi sociali, anche quotidiani, e svantaggi, che però sono sopportabili. Gli effetti collaterali sono relativi: a differenza dei grandi divi del cinema e della musica, proiezioni idolatrate dei nostri sogni, il personaggio televisivo è più una componente familiare, una sorta di elettrodomestico con la faccia da scemo come la mia. Il rapporto con i fan non è morboso, niente stalking e cose del genere, a parte qualche vecchiacchia che ogni tanto ci prova..”

5) Non perdete mai di vista i veri valori e la famiglia.

“Se sei libero da impegni sentimentali, puoi vivere la tua esistenza nella maniera che ritieni più opportuna. Ma se stringi un patto con una persona, e questo patto genera tanti altri patti all’apparenza più piccoli, ma tremendamente più importanti, credo che si debba smettere di pensare col soggetto io e iniziare a pensare col soggetto noi. Quando lo si fa, tante cose cambiano e la smetti di fare il pistola. Tutelando le persone con cui passi la tua esistenza, tuteli anche te stesso”.

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