Sugli eleganti marciapiedi della Piazza Rossa, tra i magazzini GUM e il Kremlino, presto passeggeranno alcuni dei più grandi campioni del calcio mondiale. Dopo le partite di questa notte, infatti, sono stati sanciti verdetti inaspettati, che potrebbero cambiare le gerarchie del calcio non solamente per Russia 2018, ma anche e soprattutto per gli anni a venire.

Tutti aspettavano con ansia uno squillo dall’Argentina, che nel girone di qualificazione ha giocato male, segnato poco e, soprattutto, messo in ombra i suoi più grandi talenti. Con la nuova gestione tecnica dell’hombrecito Sanpaoli la situazione non è cambiata, ma grazie alla tripletta di Messi in Ecuador, l’Argentina ha staccato il pass per il Mondiale. Come sottolineato dalla stampa di Buenos Aires, l’albiceleste rischia di essere una comparsa in Russia, visto che Messi sembra predicare nel buio, nell’oscurità di un movimento che da Maradona in poi sembra essere stato maledetto dagli déi del calcio.

Il Brasile ha giocato un girone a sé, macinando vittorie come uno schiacciasassi. L’Uruguay ha travolto la Bolivia e conquistato finalmente un posto sulla Piazza Rossa. Poi c’è la Colombia, con i Cafeteros che hanno raggiunto la qualificazione con l’1-1 maturato a Lima contro la sorpresa Perù: pareggio che, combinato con la sconfitta del Cile in Brasile per 3-0, ha sancito che la blanquirroja vada a giocare il playoff di novembre contro la Nuova Zelanda, mentre i vincitori delle ultime due Copa America staranno ad assistere al Chempionat Mira comodamente dal divano di casa. Un’eliminazione clamorosa, che sottolinea le difficoltà dell’ultimo biennio per le selezioni “storiche”.

Altra esclusione d’autore arriva dal Centro e Nord America, dove una serie di sfortunati eventi ha visto gli Stati Uniti essere eliminati per “involontario concerto” delle nazionali del Centro America. L’ironia contro gli USA e il Presidente Trump si è scatenata sui social, ma ciò che è accaduto nell’ultimo mese potrebbe essere riassunto con il vecchio adagio popolare “chi semina vento raccoglie tempesta”. Questa esclusione, inoltre, rischia di mettere in moto una (giusta) rivolta da parte delle giocatrici della pluripremiata compagine femminile, che nonostante i molteplici successi continuano ad essere pagate molto meno rispetto ai colleghi uomini.

Oltre alla Russia, paese ospitante, ora i qualificati per la competizione sono 22: Brasile, Iran, Giappone, Messico, Belgio, Corea del Sud, Arabia Saudita, Germania, Inghilterra, Spagna (che ci ha condannato al playoff di novembre), Nigeria, Costa Rica, Polonia, Egitto, Islanda, Serbia, Portogallo, Francia, Uruguay, Colombia, Argentina e Panama.

Ora si aspettano i risultati dei sorteggi che decideranno i quattro accoppiamenti per le squadre europee, con la nostra nazionale che spera in un sorteggio “morbido”, viste le difficoltà enormi espresse nelle ultime quattro partite. Tra i fan degli Azzurri, intanto, serpeggia la sfiducia nei confronti del CT Gian Piero Ventura, soprattutto per l’utilizzo insistito del 4-2-4, reputato un modulo troppo squilibrato, incapace di offrire il giusto bilanciamento tra i reparti. Con l’Italia ci sono Svizzera, Danimarca e Croazia (in prima fascia), con possibili avversarie Svezia, Irlanda del Nord, Grecia e Irlanda (in seconda fascia).

Sempre negli spareggi, siamo già sicuri di assistere a due sfide entusiasmanti tra Australia e Honduras (ASF vs CONCACAF Final Stage), mentre sembra già scontato l’esito di Nuova Zelanda vs Perù (OFC vs CONMEBOL Final Stage). A metà novembre sapremo anche le altre tre squadre africane che si aggiungeranno a Nigeria ed Egitto, riempiendo la Russia con le speranze di un intero continente.

Manca un mese alla fine di queste straordinarie ed emozionanti Qualificazioni, e noi speriamo di vedere tantissimi altri campioni (ovviamente anche italiani) lanciarsi sfide con sguardi infuocati sui marciapiedi lussuosi della Piazza Rossa.