Dana Donofree racconta la sua lotta al tumore attraverso i suoi tatuaggi

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Era il giorno prima del suo compleanno, e appena due mesi dopo il suo matrimonio, quando le diagnosticarono il cancro al seno. Aveva solo 28 anni, Dana Donofree, quando si dovette sottoporre ad una doppia mastectomia chirurgia ricostruttiva e conseguenti cicli di chemioterapia. Era bella, era sempre stata bella, e lo era ancor di più dopo l’operazione. Ma, come ogni donna guerriera che esce vincitrice dalla lotta contro questo terribile male, Dana iniziò a sentirsi incompleta: la sua cicatrice la fece sentire per tanto tempo imbarazzata per il suo corpo e sentiva di aver perso completamente la sua sensualità. Il suo cassetto era diventato un museo di lingerie che non sentiva più di utilizzare su un corpo che ormai riteneva devastato ed irrecuperabile.
“Anche se ero affascinata dal fatto che la chirurgia moderna era riuscita ad operare un miracolo e a donarmi due seni nuovissimi, allo stesso tempo, sentivo di aver perso me stessa (…) Non potevo più guardarmi allo specchio, ma allo stesso tempo non potevo smettere di guardare.”

Quando aveva 33 anni, Dana decise di non sottoporsi ad un intervento di ricostruzione dei capezzoli: al contrario, prese la decisone di imprimere sul suo corpo tre tatuaggi che la aiutarono ben presto a recuperare autostima: un ciliegio in fiore attraverso il petto a rappresentare la fragilità, ali sulla spalla a simboleggiare il coraggio e un fiore di loto sul braccio sinistro a rappresentare la rinascita.
“A quel punto cominciai a risentirmi completa: mi guardavo allo specchio, e ciò che vedevo era il risultato di scelte che avevo fatto, qualcosa che mi aveva fatto e mi fa sentire bene, senza pensare a cosa dicevano gli altri.”

A quel punto, però, sorgeva un’altra questione “Non riuscivo a trovare un reggiseno che si adattasse al mio corpo, eccezion fatta per quelli sportivi”. Guardandosi intorno ed indagando, ben presto scoprì che quello era un problema che affliggeva anche altre donne reduci da un’operazione al seno. E fu così che la Donofree – laureata alla facoltà di moda e da tempo impiegata nel campo della lingerie – ebbe un’idea.
Da lì, nacque AnaOno Intimates, una linea di reggiseni confortevoli ed eleganti proprio per le donne che avevano sconfitto il suo stesso male. I prezzi variano dai $32 ai $58 , e Dana Donofree ha pensato proprio a tutte: i reggiseni sono infatti disponibili in varie taglie, forme, e design che prendono in considerazione la chirurgia subita.
Ma anche se le parole di supporto e gratitudine sono state molte, la Donofree ha anche dovuto affrontare numerose critiche aspre, critiche di chi le rinfacciava di aver reso pubblico qualcosa che avrebbe dovuto rimanere nel suo privato. “Ma alla fine del giorno, devo render conto delle mie azioni soltanto a me stessa – Ho fatto qualcosa che mi dà la forza di ammirare il mio corpo di nuovo allo specchio, e che, soprattutto, mi ha reso nuovamente completa”.

Uno studio pubblicato dal JAMA Surgery ha evidenziato come, negli ultimi 10 anni, il numero di donne che si sono sottoposte a chirurgie per trattare varie forme di cancro al seno sia aumentato, grazie anche alle persone che raccontando le loro storie, hanno generato attenzione e consapevolezza verso la ricerca e le procedure diagnostiche per questo male.

Noi di 360 teniamo a ricordarvi che Ottobre è il mese della prevenzione del cancro al seno, e pertanto nelle varie città italiane si terranno campagne di informazione e screening gratuiti. Ricordiamo, inoltre, che durante la prossima settimana, a partire da Lunedì 19 Ottobre fino a Giovedì 22 Ottobre, si terranno a rotazione tra via Parenzo e viale Romania, dei banchetti organizzati da Luiss Arcobaleno in collaborazione con Lilt (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori) per raccogliere donazioni per la lotta contro il cancro al seno. Vi aspettiamo numerosi!