I see humans but not humanity

Fallaci “I terroristi non ci ammazzano solo per il gusto di ammazzarci. Ci ammazzano per piegarci; è distruggere la nostra anima, le nostre idee, i nostri sogni”

Venerdì sera. Il venerdì sera è per definizione fatto per rilassarsi. Il venerdì sera si esce: si va a ballare, si mangia qualcosa insieme agli amici di vecchia data, si va al cinema, si va a bere qualcosa, si va allo stadio. Non questo venerdì. Non per il popolo francese. Venerdì 13 novembre, la Tour Eiffel si è spenta. Si è spenta per mandare un messaggio molto chiaro: per simboleggiare una Parigi in lutto, per commemorare le persone che sono morte in questo attacco terroristico. La domanda è: “PERCHÉ? Perché loro? Cosa hanno fatto?” La risposta è difficile da trovare.

Lo scorso 7 gennaio 2015, Parigi era stata teatro di un altro attacco terroristico che aveva colpito la libertà di parola di alcuni giornalisti. Ma ieri…qual è il motivo dell’attacco di ieri? La verità è che persone comuni si sono prese la libertà di uccidere altre persone comuni.

In vari punti della Città francese sono avvenuti degli attacchi terroristici da parte di kamikaze islamici tra cui lo Stade de France, dove stava avendo luogo l’amichevole Francia-Germania, e un teatro, il Bataclan. Le vittime a seguito di questi avvenimenti sono 127 mentre il numero di feriti supera i 300.

Lo scopo di quest’articolo però non è l’informazione, che è importante è chiaro ma che si può facilmente apprendere da qualsiasi altro giornale che sia cartaceo, radio o televisivo. Lo scopo è quello di trattare quest’argomento dal punto di vista umano: dal nostro punto di vista. In una notte stellata, in una notte come tante altre, gente come noi ha perso la vita, gente come noi è morta non per difendere il suo paese, gente come noi è morta senza un’evidente ragione. Ed è forse proprio questo il motivo, ed è forse proprio questo l’intento che voleva essere compiuto: creare terrore attaccando chiunque capitasse a tiro.

Per la Francia, il 13 novembre diventerà una giornata di lutto nazionale: diventerà l’11 settembre americano. Date che solo a pronunciarle fanno venire i brividi, date da non dimenticare.

Tutto ciò che è accaduto è disumano. Per citare il discorso che il Presidente Obama ha pronunciato: “Questo non è un attacco solo nei confronti di Parigi, questo non è un attacco solo nei confronti dei Francesi, ma è un attacco nei confronti di tutta l’umanità e dei valori che condividiamo.” Perché hanno rubato la vita a chi la vita spettava, hanno rubato la libertà a chi la libertà apparteneva per diritto e hanno dichiarato guerra rompendo gli apparenti equilibri di pace.

Cosa succederà adesso? Chi propone l’espulsione per una maggiore sicurezza nazionale, chi è convinto che come nelle favole i cattivi perdano sempre e chi esprime la propria solidarietà nei confronti della Francia sperando che questo possa aiutare in qualche modo il popolo francese.