La maturità di un atleta si compie nel momento in cui è in grado di gestire il proprio corpo: il tempo del riposo, l’alimentazione e la progressione nell’allenamento. Tutti ingredienti che portano a dei risultati se gestiti con costanza e dedizione nel quotidiano.
Tali considerazioni trasposte allo studio hanno la stessa valenza. I tempi dello studio vanno gestiti con cura, così come quelli dello sport, e il riposo fa parte anch’esso della prestazione.
Il Natale va elogiato perché ci ricorda che riposarci è importante come impegnarsi nel mestiere della vita quotidiana. Sicuramente lo stare a casa per motivi sanitari ci ha fatto riscoprire abitudini sane. L’essere inclusivi è un valore per un l’Unione Europea ma non deve prestare il fianco a strumentalizzazioni tese ad essere accompagnate da polemiche.
Nello sport, non appena si consegue un risultato, si pensa subito al successivo. La gestione e il contatto con il proprio corpo sono però fondamentali per l’atleta, tanto che la sua maturità si misura proprio con tale parametro. Essendo sempre presi dalla frenesia del quotidiano, il riposo spesso passa in secondo piano, quando invece esso è la base della vita.

Il tempo del riposo è stato oggetto di una degli ultimi film della Disney “Luca” Altri temi chiave sono la leggerezza dell’estate, la vera amicizia e la voglia di mettersi in gioco, il tutto sullo sfondo dell’Italia del boom economico degli anni 60, quella dei film un po’ retrò, in cui si ritrova il valore della diversità come vera inclusione e l’importanza di un riposo ben speso.
Con “Luca”, Disney abbandona le favole delle principesse per stare al passo con l’evoluzione sociale e mette al centro il valore dell’amicizia. Nel film, Alberto incoraggia Luca a seguire la propria strada indipendentemente da quella altrui. Il vero cambiamento nel tempo dell’estate sarà nel cuore di Luca, nella sua capacità di accettarsi e farsi accettare.
L’elogio del riposo che il Natale ci ricorda, come fa l’estate, che non dobbiamo impegnarci a sopravvivere, ma a vivere.