Contatti

Viale Romania, 32 - 00196 Roma - Italy

Sentiti libero di contattarci!

Brillante, originale, a tratti surreale. È ora su Sky primafila questa godibile commedia franco-tunisina, diretta dalla regista esordiente Manele Labidi Labbé, che trova la sua forza in una serie di personaggi-macchiette, tipiche del cinema europeo (Fellini, Almodovar, il cinema francese), che si susseguono e che creano di continuo situazioni estremamente esilaranti.

“Un divano a Tunisi”, raccontandoci la storia di una intraprendente psicanalista (molto brava Golshifteh Farahani che la interpreta), ci ricorda quanto sia importante mettersi a nudo e raccontare le proprie emozioni, le proprie fragilità, senza la paura di essere giudicati. Non soltanto parlare, riempire silenzi. Ma comunicare.

Ed anche la nostra protagonista, dopo gran parte del film trascorsa ad ascoltare i problemi e gli sproloqui degli altri (pazienti, familiari, l’impiegata del ministero), riesce finalmente ad esternare tutti i suoi turbamenti ad una enigmatica figura (la sua coscienza? Freud?).

L’irriverente sceneggiatura sembra quasi scritta da un Woody Allen di cultura araba: schernisce religione, psicanalisi, l’intera società. E quando alla fine non sa come concludere la storia, decide di lasciare il finale aperto all’interpretazione del pubblico. Cinema non pretenzioso e intelligente. La voce di Mina si può apprezzare sui titoli di testa e su quelli di coda (“Io sono quel che sono” e “Città vuota”).

Share:

Caporedattore Cult Web per l’A.A. 2017/18 Vicedirettore responsabile Web 2019/20 Direttore per l’A.A. 2020/21