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“Il cinema può far credere che King Kong sia alto 11 piani e che Mary Pickford sia vergine a 40 anni”

ripete beffardo Herman Mankiewicz, lo scrittore da cui prende il nome l’ultima opera di Fincher (appena uscita su Netflix).

Mank” è innanzitutto un film sul cinema. Rivela da subito la sua duplice finalità: da un lato ricostruire il percorso (di scrittura, ma soprattutto di vita) che ha portato alla creazione di un capolavoro assoluto della storia del cinema, ovvero “Quarto potere” (“Citizen Kane” in lingua originale); e dall’altro riscattare una figura – quella di Mankiewicz, sceneggiatore del film sopracitato – che forse è stata messa in ombra da quello che, alla fine, è risultato il vero mattatore di “Quarto potere”, il regista Orson Welles.

Probabilmente, per comprendere appieno le ambizioni di “Mank”, conviene sapere ciò che realmente rappresenta “Quarto potere” nel panorama cinematografico.

È come “Imagine” per la musica, “Don Chisciotte della Mancia” per la letteratura, “La Gioconda” per la pittura.

In un mondo – quello dell’arte – dove nessun giudizio può mai essere oggettivo in assoluto, il film concepito dalla penna di Mankiewicz è stato a più riprese indicato dagli addetti ai lavori come il “migliore di sempre”.

Ed è forse per questo che nell’ultimo lavoro di Fincher si prova a dare voce anche a chi ha sempre vinto le sue battaglie con la penna, e le ha perse quando ha detto una parola di troppo.

Impreziosito da Gary Oldman, titanico nell’interpretazione, abile nel rappresentare un personaggio abbattuto solo dall’alcol e dai poteri forti, ma capace di rimanere sempre libero e coerente, solo ed (auto)emarginato come dovrebbe essere l’intellettuale.

In questo bellissimo film, in cui l’uso “espressionista” del bianco e nero e delle luci vuole richiamare proprio l’immenso “Quarto potere”. E che, per tutta la sua durata, riesce consapevolmente a far coesistere la sua doppia natura: metafisica di un capolavoro senza tempo, e ritratto romantico di un antieroe decadente.

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Caporedattore Cult Web per l’A.A. 2017/18 Vicedirettore responsabile Web 2019/20 Direttore per l’A.A. 2020/21