Sono su uno scoglio rosso dell’isola di Suomellinna, 30 minuti dal porto sud di Helsinki. Alle mie spalle, la Finlandia; di fronte a me, da qualche parte oltre l’orizzonte, l’Europa continentale.
Alla mia destra, alla distanza di un braccio, una ragazza bellissima, bionda, alta e con quel viso d’angelo che qui in Finlandia non è del tutto inusuale. Ci stiamo godendo la nostra intimità in uno dei posti più belli di Helsinki. Ci siamo conosciuti al museo del Design della capitale scandinava e subito è scoccata la scintilla. Dopo poco ci siamo scambiati i numeri e abbiamo deciso che sarebbe stato bello conoscersi meglio (in senso biblico e non). E adesso eccoci qui, io e Tia, soli a guardare in silenzio il paesaggio. Sto ammirando le colline dell’isola quando la ragazza mi dice con fermezza ma tranquillità “ Cazzo Merda”, – come scusa ? – “Cazzo Merda!!!”.
Mi sveglio contrariato per come Tia abbia rovinato il mio romantico sogno. Intorno a me non ci sono scogli, solo una camera di 15 metri quadri disordinata come ben so. Helsinki è lontana 400 chilometri, quella stronza di Tia non c’è. Mi vesto, vado al corso di Finlandese. Mi metto in ultima fila, la prof mi chiama, “ Matteo coniuga il verbo guardare in finlandese” “ No guardi prof non lo so!”
Alvaro pensaci te: “Certo! Katso: Katson… “
Chiedo chiarimenti “ Katso is the Finnish for.. “To watch?”
Yes… for instance “ look at the sea- Katso Merta!!!”
Tia è salva, Tia è pura !!!! ho pensato male solo perché sono nella terra in cui Cazzo Merda non è una parolaccia ma un invito a godere del mare.
In una terra così non possono che succedere cose strane, cose che forse ha senso raccontare e che, perché no, potrebbero pure piacervi. Il titolo di questo mio diario sarà quindi Katso Merta, per non dimenticare che a diversi occhi e orecchie può corrispondere una realtà molto diversa, una realtà in cui fare il bagno nella “Merta” è una delle gioie più belle.