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Un recente rapporto dell’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Palermo, consegnata al governatore Rosario Crocetta – che aveva chiesto alle aziende sanitarie di verificare i tabulati sul numero dei disabili gravissimi in possesso dell’assessorato regionale alla Famiglia – ha evidenziato dati falsi e gonfiati. Si è scoperto che persino i morti continuavano a beneficiare di assistenza h24. I distretti di Misilmeri e Partinico, nel Palermitano, avrebbero più disabili dell’intero Piemonte. Tutti i disabili beneficiari del contributo regionale, in questi due distretti, sono anche titolari dell’indennità di accompagnamento prevista dalla legge 104/1992. Dalle verifiche risulta che, in realtà, i disabili gravissimi sono meno della metà di quelli indicati e che addirittura 15 persone inserite negli elenchi dei Comuni sono decedute.

La Sicilia ha il record di disabili gravissimi ma, essendo i numeri gonfiati, i veri disabili gravi restano senza assistenza perché mancano i fondi. Il che è paradossale, dato che i soldi vengono stanziati anche per i morti. Secondo molti osservatori, i dati taroccati potrebbero aver consentito ai Comuni di ottenere maggiori fondi statali per l’assistenza da girare alle cooperative che gestiscono questi servizi.

Lo scandalo è venuto a galla nelle scorse settimane dopo che il programma televisivo “Le Iene” ha raccontato la storia di due fratelli palermitani, Alessio e Gianluca Pellegrino, rimasti senza assistenza benché tetraplegici. I ragazzi sono orfani e, non ricevendo assistenza continua dalla Regione, vivono grazie ad una modesta pensione di solidarietà. I due, anche se avrebbero diritto a 24 ore di assistenza, usufruiscono solo di tre ore pagate (due dal Comune e una dalla Regione). Nel gennaio 2016, l’ex assessore regionale alla Famiglia, Gianluca Miccichè (Udc), aveva promesso loro l’assistenza h24 entro pochi mesi. Dato che a distanza di un anno nulla è cambiato, i fratelli e “Le Iene” sono andati a trovare l’allora assessore nella sede regionale, durante l’orario di ricevimento. Questi li ha lasciati per ore in attesa, per poi scappare da un’uscita secondaria pur di non incontrarli. Già lo scorso ottobre Alessio e Gianluca andarono a trovare l’assessore, che anche allora non li ricevette. Per vie traverse, i due fratelli avevano scoperto che la Regione non disponeva dei fondi necessari per garantire loro assistenza continua. Dunque, oltre al danno la beffa perché, in questi mesi, i ragazzi hanno perso l’unica ora di assistenza erogata dalla Regione, perché anche il fondo dedicato è esaurito.

Dopo la messa in onda del servizio de “Le Iene” e il conseguente scandalo, l’assessore Miccichè è andato a casa dei due ragazzi non solo per scusarsi, ma anche per chiedere loro aiuto affinché resti al suo posto, in cambio della tanto agognata assistenza. Un comportamento che ha naturalmente alimentato ulteriori polemiche, grazie alle telecamere nascoste della trasmissione, e che ha portato il 20 febbraio alle dimissioni dell’assessore, comunque rimasto in Assemblea Regionale.

Indignata, per usare un eufemismo, una delegazione di 2500 disabili ancora senza assistenza, il 21 febbraio si è radunata nella sede della Regione, dove è stata raggiunta e sostenuta da Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, noto regista e attore. Al grido “Siamo handicappati, non cretini”, le associazioni a sostegno dei disabili chiedono un incremento dei fondi regionali. Dopo alcune ore di presidio Pif, all’interno di Palazzo d’Orleans e nel corso di un’accesa conversazione telefonica con il presidente Crocetta, ha detto che “è finita la pazienza… non ci sono più margini di trattativa. Se non è capace di trovare i fondi si dimetta.” Il presidente ha promesso di risolvere la questione a breve e, già due giorni dopo, la Giunta ha deliberato l’esercizio provvisorio istituendo un fondo regionale di 16 milioni a favore dei disabili gravissimi.

Grazie al clamore suscitato dallo scandalo scoperto da “Le iene” e dalla manifestazione in sede della Regione non solo è stato istituito il fondo, ma è anche partita la verifica promossa dal presidente Crocetta, il quale ha momentaneamente assunto l’interim dell’assessorato alla Famiglia.

In conclusione, questa brutta vicenda ha fatto venire a galla inganni e malaffare che hanno messo, e continuano a mettere, in difficoltà tanta gente che ha un bisogno vitale di aiuto economico, non soddisfatto da amministratori locali ed affaristi senza il minimo scrupolo. L’auspicio è che la situazione ritorni ad una condizione di legalità e che il tutto non si sgonfi con il passare delle settimane e con lo spegnersi delle luci mediatiche.

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Studente di Scienze Politiche