Contatti

Viale Romania, 32 - 00196 Roma - Italy

Sentiti libero di contattarci!

“La cosa più triste nella vita è il talento sprecato”. Lo dice il personaggio interpretato da Robert De Niro, guardando negli occhi suo figlio. Lui, umile conducente d’autobus, si trova davanti ad una delicata prova, in quanto genitore: insegnare al suo ragazzo la differenza fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, fra essere amati ed essere temuti. E fargli capire che la vera impresa non è premere un grilletto, ma alzarsi ogni mattina per andare a fare il proprio, onesto lavoro. Sfida non facile, in un quartiere – il bronx – nel quale le uniche persone rispettate e realizzate sono i mafiosi, gente che si erige al disopra di ogni legge e codice etico.

Il film “Bronx” del 1993 (da poco su Prime Video), prima regia di De Niro, ci fa comprendere che il talento ha due facce. Se lo si sfrutta può regalare grandi soddisfazioni, in caso contrario conduce tragicamente al fallimento. La differenza risiede nelle scelte, capaci di determinare il destino individuale di ognuno di noi. E il regista esordiente si dimostra all’altezza, impregnando il film di un crudo realismo e di un naturalismo tipico del cinema di Scorsese. D’altronde, l’opera si propone come un’ideale seguito di quella elegia italoamericana di cui lo stesso De Niro è stato protagonista: da “Mean Streats” a “Quei bravi ragazzi”, senza tralasciare “C’era una volta in America” di Sergio Leone. Affronta tematiche sempre attuali: il crimine, il razzismo, l’ignoranza, la povertà, l’insensatezza dei pregiudizi, la violenza ingiustificata.

Ed anche se a tratti può risultare didascalico, “Bronx” si rivela efficace nella contrapposizione fra la figura dell’angelo con la pistola (bravissimo Chazz Palmintieri, anche sceneggiatore) e dell’onesto padre di famiglia (lo stesso De Niro, che illumina la scena ogni volta che compare). Dualismo proposto attraverso gli occhi ingenui di un ragazzo. Che forse riuscirà a comprendere che ci sono cose che né i soldi, né tantomeno il potere, saranno mai in grado di comprare. E che queste cose, sono le uniche che realmente contano nella vita.

Share:

Caporedattore Cult Web per l’A.A. 2017/18 Vicedirettore responsabile Web 2019/20 Direttore per l’A.A. 2020/21