Dove va l’editoria? Risponde Paolo Mieli

Alle ore 13:00 l’incontro in Aula 200 per parlare di editoria e futuro dell’informazione, alle 12:50 strappiamo una breve intervista con Paolo Mieli, ospite dell’incontro, presidente di Rcs Libri, ex direttore del Corriere della Sera, ex direttore della Stampa, un curriculum che può bastare per capire dove il mondo della comunicazione si sta dirigendo.

Mieli sa già cosa rispondere. Sa che gli chiederemo del futuro dei libri, della figura del giornalista e dell’imperversare dei social media, Facebook, Twitter e blog accademici o improvvisati.

“Voi giovani dovete guardarvi bene dal chiedere a noi giornalisti ed editori navigati come accedere al mondo della comunicazione” esordisce. “Vi diranno che è impossibile, che i libri stanno morendo, che il tweet ha sostituito un articolo stampato sulla carta. Ma possiamo noi, nostalgici del nostro mondo, dirvi come regolarvi sulle infinite opportunità offerte dal 2.0?”.

Se da una parte Mieli parte prevenuto sulle domande, dall’altra è necessario capire cosa stia facendo l’editoria e soprattutto la Rizzoli in questo campo.
“Naturalmente c’è una fase di assestamento, gli scossoni non sono mancati” risponde Mieli. “Il mercato si evolve e cambia radicalmente in poco tempo come mai prima d’ora, tuttavia la Rizzoli, come tutte le altre case editrici, hanno ormai imparato dopo le prime paure a gestire gli infiniti spazi del web, quelli dell’elettronica attraverso gli Ebook, quelli del giornalismo che si sposta dalla carta agli schermi luminosi.”

Così il libro cambia la forma ma non la sua sostanza, il nuovo giornalista deve inventare nuove strade e saperle percorrerle, ma cosa di fronte al mercato del lavoro?

Il cuore del dibattito si sviluppa subito dopo nella conferenza aperta a tutti gli studenti e così emergono anche i più preoccupanti interrogativi.

“È lecito credere in un posto di lavoro nel mondo della comunicazione, oppure è solo un vano sogno? L’amore per la lettura come può essere diffuso ai tempi dei 140 caratteri di Twitter?”

Questo è ciò che alla fine chiedono gli studenti e se in un’ora di tempo è difficile rispondere a tutto, la ricetta di Paolo Mieli supportata dal valido aiuto dell’Ad di Rcs Media Group Pietro Scott Jovine è sempre la stessa: “Abbiate il coraggio di cambiare perseguendo le vostre passioni, non fossilizzatevi sul conosciuto, esplorate nuove piste…” Ma, e questo Mieli lo sottolinea perfettamente nella chiosa finale di congedo, “Non siate vittime della superficialità dei tempi moderni. Twittate, ma non accontentatevi di informarvi con un post qualunque, scrivete ma non accontentatevi dello streaming delle news su Facebook.”
In sintesi, usate Twitter senza rinunciare alla lettura di un libro, vero, completo, mai superficiale. Un inizio e una fine dotati di limiti e prospettive ben delineate nella creazione fantastica e infinitamente profonda della mente umana.

Potresti anche leggere...Gli ultimi articoli pubblicati